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Progettazione edilizia e design interni
VILLA PRIVATA
La villa precedente è stata integralmente demolita per permettere la riedificazione del nuovo progetto. Il committente desiderava una commistione di classico e moderno. Il progetto, quindi, è stato confezionato come un abito sartoriale cercando uno stile che fosse sobrio ed elegante.
Da segnalare la scala elicoidale, che unisce tutti i piani fatta eccezione per l’ascensore privato, la cui progettazione prende spunto da chiare tecniche costruttive del passato reinterpretate in chiave moderna.
La progettazione edilizia ha permesso alla villa di entrare in classe A, celando i sofisticati impianti che rendono l’abitazione una dimora tecnologica dall’aspetto ricercato ed elegante.
Un'altra realtà
Una vista privilegiata, un’estetica differente.
Al nono piano della Torre Kennedy si trova una realtà in cui la tecnica e la conoscenza della materia irrompono fortemente nel processo lavorativo dello studio.
L’idea è nata, è giunto il momento di concretizzarla.
Identità
Qui nasce l’identità di ogni progetto. Lo studio crea spazi progettati su misura per la persona.
La caratterizzazione dell’opera è un passo fondamentale nella progettazione e coinvolge tanto la vena artistica quanto la conoscenza tecnica.
Lo studio
Unicità degli elementi ed esclusività dei materiali si fondono nel concept dello studio.
Gli spazi di lavoro open space, fortemente caratterizzati dall’utilizzo di verde verticale, sono sviluppati per avere il cliente come perno principale.
Il protagonista
“Ogni utente è il protagonista reale di ogni opera che realizzo, perché credo che il benessere debba essere sempre messo al primo posto, sia che si tratti di uno store, di un building di un’abitazione o di un ufficio.”
Testa fra le nuvole
Al nono piano della Torre Kennedy aver la testa fra le nuvole perde il suo significato metaforico.
Un ambiente progettato per stimolare l’ingegno e permettere alla persona di rendere reale un’idea astratta e primordiale.
Il bello in ogni sua forma
“Mi piace studiare il bello, in ogni sua forma, e cucirlo addosso in modo sartoriale alle esigenze di quanti mi commissionano un lavoro.
Amo quello che faccio perché mi consente si spaziare tra materiali, forme, colori, persone.”
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