Una grande azienda con uno stabilimento che si estende su un’ampia area. Una sfida interessante colta con entusiasmo dallo studio Emanuele Vergine.
Allontanare la monotonia classica dei grandi stabilimenti e sorprendere mantenendo un aspetto di classe.
Un obiettivo che per essere soddisfatto richiede un’approfondita progettualità, un un connubio in continuo fermanto tra stiudio e creatività e la ricerca di soluzioni mai banali.
Per un’azienda l’aspetto del proprio centro operativo è come un enorme biglietto da visita.
Veicolare la realtà del marchio attraverso la progettazione architettonica è parte importante nel lavoro dello studio.
La costruzione non mostra un solo volto, ma due molto diversi tra loro.
La forza dirompente della discontinuità è studiata per mantenere un’armonia nel modo in cui la luce agisce sulle superfici: valorizzandole e rendendole vive.
La ricerca di sistemi sorprendenti, che dipingano un forte carattere su una costruzione, è parte integrante del processo di progettazione.
La soluzione adottata per la facciata di Abert è una superficie irregolare, ma continua, capace di incanalare la luce in percorsi inimmaginabili.
Luce naturale e luce artificiale stravolgono completamente l’aspetto esteriore della costruzione Abert.
Uno stabilimento che, grazie alla progettualità dello studio Emanuele Vergine, è in grado di sostenere una doppia vita all’occhio dell’osservatore. Una diurna e una notturna.
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